“Cosa fai per prima cosa quando impari a nuotare? Fai degli errori, non è vero? E cosa accade? Fai altri errori, e quando tu hai fatto tutti gli errori che è possibile fare senza affogare – e alcuni di loro anche più e più volte – cosa scopri? Che sai nuotare? Bene – la vita è la stessa cosa che imparare a nuotare! Non aver paura di fare degli errori, perché non c’è altro modo per imparare come si vive.” (Alfred Adler)
L’équipe multidisciplinare del Centro InEquilibrio è autorizzata con accreditamento ATS Brianza (n.89) alla prima Certificazione dei Disturbi di Apprendimento, conforme alla legge 170/2010.
I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) sono disturbi dell’apprendimento che interessano alcune abilità specifiche: lettura, scrittura, calcolo. Per questa ragione, quello che per gli altri bambini può essere un percorso rapido, facile ed efficace, per i bambini con DSA rimane una strada faticosa, lenta e frustrante.
Le difficoltà causate dai DSA hanno origine neurobiologica e non dipendono da capacità cognitive limitate, da problematiche emotive, da carenze educative, da mancanza di impegno del bambino, né da deficit sensoriali. Esiste inoltre una componente di familiarità nel disturbo.
La diagnosi di DSA non può essere posta prima della fine della seconda classe della scuola primaria (prima della fine della terza in caso di discalculia).
Attualmente i bambini e i ragazzi con diagnosi di DSA hanno diritto, come previsto dalla Legge 170/2010, a strumenti di tipo compensativo (programmi di videoscrittura e con correttore ortografico, calcolatrice, mappe concettuali) e a misure dispensative, per permettere loro di sostituire alcuni tipi di prove valutative con altre equivalenti più adatte.
Protocollo per la diagnosi e l’attività di prima certificazione dsa, valida ai fini scolastici
Si rivolge a bambini e ragazzi che devono effettuare la prima diagnosi funzionale DSA o il rinnovo della certificazione per passaggi di ciclo scolastico.
Le équipe autorizzate a porre la diagnosi devono essere obbligatoriamente composte dalle tre figure professionali previste dalla normativa (Neuropsichiatra, Psicologo e Logopedista) che valutano il caso in modo coordinato.
L’iter valutativo si compone di un numero di incontri variabile (minimo 6) a seconda delle diverse situazioni. È sempre previsto un primo colloquio di conoscenza e raccolta anamnestica con i genitori, condotto da uno degli psicologi abilitati del Centro.
Seguono un numero variabile di incontri, a seconda degli approfondimenti che si renderanno necessari, con la logopedista, la neuropsichiatra infantile e lo psicologo atti a valutare le abilità cognitive, l’approfondimento degli aspetti emotivi e neuropsicologici, la valutazione di lettura, scrittura e calcolo, le competenze linguistiche e metafonologiche.
Il percorso diagnostico si conclude con un incontro di restituzione in cui viene data comunicazione alla famiglia rispetto all’inquadramento diagnostico. Viene inoltre consegnata una relazione con indicazioni su eventuali interventi di potenziamento/riabilitazione delle competenze scolastiche, anche attraverso l’uso di misure compensative e dispensative.
In accordo con i genitori sará possibile svolgere un incontro con il bambino per spiegare i risultati della valutazione ed un eventuale incontro con la scuola al fine di condividere con gli insegnanti strategie da impiegare nel percorso didattico.