“Ho fatto un sogno: stavo costruendo una scala lunga, lunga che permetteva di raccogliere i frutti più belli, quelli che per essere sui rami più alti sono anche i più difficili da raggiungere.” Reuven Feuerstein

Il Dottor Reuven Feuerstein, psicologo israeliano, nato in Romania nel 1921, ha dedicato la propria vita alla ricerca e alla pratica in campo educativo. Il suo approccio è diventato un punto di riferimento a livello mondiale per il recupero di difficoltà cognitivo/relazionali. Ha dato un contributo fondamentale e fortemente innovativo e ha creato un suo metodo, il metodo Feuerstein appunto, che si caratterizza come uno dei primi approcci metacognitivi apparsi in ambito educativo e riabilitativo. Il metodo Feuerstein si propone di modificare le funzioni cognitive carenti, potenziando il ragionamento deduttivo, induttivo ed il pensiero ipotetico.
L’idea principale è che ogni individuo, anche il più deprivato, aldilà di essere contenitore passivo di contenuti, ha la capacità di produrre attivamente nuove idee e nuove strategie.
Il Metodo Feuerstein si basa sul concetto fondamentale della “Modificabilità Cognitiva Strutturale” secondo cui gli esseri umani sono modificabili, ovvero soggetti ad essere significativamente modificati da un intervento affettivo-educativo da parte di altri esseri umani, chiamati mediatori.
La Mediazione Feuerstein è quindi una modalità specifica di relazione tra utente, operatore e stimolo capace di stimolare nuove modalità di apprendimento. Il mediatore agisce in una dinamica capace di stabilizzare e interiorizzare le conoscenze, partendo sempre da elementi concreti; offre ai discenti la possibilità di imparare a Interpretare, Organizzare e Strutturare le Informazioni ricevute dall’Ambiente in costellazioni di senso nuove e di livello più evoluto. Il soggetto impara dunque a rendersi autonomo nell’apprendimento, a diventare flessibile e ad adattarsi meglio all’ambiento che lo circonda. Secondo il dottor Feuerstein l’intelligenza non è statica, ma si può sviluppare in virtù della plasticità e della plasmabilità delle strutture del nostro cervello. Gli esseri umani apprendono dall’esperienza, cambiano in risposta e per adattamento agli stimoli esterni. Il mediatore dunque si preoccupa di somministrare stimoli adeguati in grado cambiamenti positivi stabili sul piano cognitivo.
Lo strumento fondamentale del metodo è costituito dal P.A.S Programma di Arricchimento strumentale (Standard e Basic). Esso è un programma di educazione cognitiva elaborato alla fine degli anni cinquanta e costituito da schede appositamente strutturate, che consentono un lavoro preciso e meticoloso orientato al rinforzo delle funzioni cognitive carenti. È stato utilizzato con successo in settanta paesi del mondo, è stato tradotto in 16 lingue diverse ed ha avuto un incredibile successo come strumento per l’accrescimento del potenziale di apprendimento. I materiali del PAS sono organizzati in eserciziari detti Strumenti, che comprendono esercizi carta-matita focalizzati su specifiche aree cognitive. Gli esercizi vengono mediati da un applicatore certificato PAS, regolarmente iscritto al Feuerstein Institute di Israele e possono essere svolti in piccolo gruppo o all’interno di un intervento individuale. Gli strumenti sono graduati e le varie schede sono ordinate secondo difficoltà crescente. Gli stimoli sono slegati dal contesto scolastico e sono trasferibili a tutte le situazioni di vita: in questo modo si sviluppa l’abilità trasversale di applicare le funzioni cognitive a ogni problema o situazione che richieda ragionamento.
Obiettivi principali dell’intervento
- migliorare o correggere le funzioni cognitive carenti;
- sviluppare il potenziale di apprendimento;
- sviluppare nuove strategie di apprendimento;
- produrre motivazione;
- sviluppare la capacità di pensiero critico e l’autocorrezione;
- limitare l’impulsività e favorire l’attenzione.
A chi può risultare utile il PAS?
A bambini e ragazzi a partire dagli otto anni, in presenza di:
- deficit percettivi;
- disturbi specifici di apprendimento (dislessia, discalculia, disortografia, disgrafia);
- disarmonie di sviluppo;
- disabilità cognitiva o cognitivo borderline;
- difficoltà nell’acquisire buone abitudini di lavoro e studio;
- difficoltà di attenzione e/o impulsività;
- deficit di attenzione con o senza iperattività.
Ad adulti e anziani:
- in presenza di patologie croniche e degenerative;
- in riabilitazione cognitiva post coma, post ictus/aneurisma;
- per prevenire o migliorare il decadimento cognitivo;
- per favorire la plasticità e la flessibilità cognitiva;
- come ginnastica mentale orientata al benessere nell’invecchiamento;
- con difficoltà di memoria e attenzione.
È possibile effettuare interventi individuali o di piccolo gruppo, una o due volte la settimana in funzione degli obiettivi specifici.